mercoledì 23 maggio 2012

Nudo o non nudo?


 Le femministe sobbalzano di nuovo, questa volta la pietra dello scandalo è stato il lancio pubblicitario della nuova stagione di una discoteca di Marina di Ravenna. Infatti lo slogan del manifesto del locale, mostra una ragazza in costume da bagno e una 'fiammata' che parte del posteriore seguendo la scritta "Accendi l'estate".
Già l'anno scorso il comitato delle donne aveva fatto scintille per la campagna "Nudella", promossa dallo stesso locale, serata inaugurale dove gli ospiti erano intrattenuti dalla spogliarellista Elena Grimaldi cosparsa di cioccolata. 

"Il femminicidio in Italiascrivono le donne del movimento ravennate in una nota - ha assunto le dimensioni e l’orrore di una vera tragedia, già 55 donne sono state uccise dall’inizio dell’anno per mano di uomini, eppure nonostante ciò qualcuno continua a pensare che sia innocuo e persino divertente rappresentare le donne come semplici oggetti sessuali.Ribadiamo che non è così e che esiste uno stretto legame tra la diffusione di immagini e di linguaggio offensivi delle donne e le molte forme di violenza che portano al femminicidio. Contiamo sul desiderio delle tante donne e tanti uomini che vogliono cambiare questo stato di cose sottraendosi alla complicità e al silenzio".

Noi riteniamo che il nudo femminile sia stato di ispirazione più e più volte per tanti artisti indimenticabili e per tanto non crediamo sia da condannare in toto. Tuttavia, disapproviamo questa sorta di mercificazione della figura della donna e degli stereotipi che ci vengono propinati quasi su tutti i mass-media.
Sul fatto che siano state uccise già 55 donne, crediamo che questo non sia imputabile a delle pubblicità, piuttosto la radice di questa tragedia sarebbe da cercare negli strumenti educativi e pedagogici odierni.



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