mercoledì 30 maggio 2012

I nuovi sciacalli del terremoto


E' proprio il caso di dire che al cattivo gusto non c'è mai fine.
In questi giorni diverse compagnie usano un evento tragico per vendere prodotti, ma la protesta dei consumatori incendia il web. Tutto ha avuto inizio con l'inopportuno slogan tweettato da  Groupalia , il sito che vende viaggi via internet, "Paura del terremoto? Molliamo tutto e scappiamo a Santo Domingo".
La trovata pubblicitaria ha avuto un effetto boomerang e dopo il tam-tam dei navigatori indignati, arrivano le scuse e l'annuncio di una donazione alla Croce Rossa per ripulirsi la coscienza e la faccia. Anche altri siti come Prenotable e Brux sport hanno pubblicato analoghe scempiaggini e da entrambe le aziende sono arrivate le pubbliche scuse.




Anche Beppe Grillo ha una caduta di stile, infatti  anche sul  blog del comico, dopo l’intervento dal titolo «Non si può morire di terremoto» ecco la pubblicità del libro Ju Tarramutu di Samanta Di Persio con il link «acquista oggi» (poi subito rimosso).


Se questa pubblicità è l’anima del commercio, questo commercio andrà all’inferno...chi ha orecchie per intendere intenda!

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